Questo Blog è nato per proporre soluzioni inerenti la cura del verde, raccogliendo consigli e suggerimenti e descrivendo le applicazioni più appropriate per le attrezzature della gamma STIHL e VIKING. Lo scopo di questa piattaforma è quello di offrire un’ampia gamma di proposte e accorgimenti legati ai più disparati ambiti: dall’orto al frutteto, dal giardino al bosco... ma non mancheranno notizie di attualità e di costume.
L'utilizzo di accessori di taglio metallici con elementi aggiunti (come sotto menzionati) sui decespugliatori STIHL e severamente proibito.
L'utilizzo di tali accessori rappresenta una modifica non autorizzata sul prodotto STIHL.
Le parti metalliche degli accessori di taglio del tipo a flagelli e i loro organi di collegamento sono sottoposti a ripetuti elevati sforzi meccanici allorché entrano in contatto con pietre, rocce e altri ostacoli e sono soggetti a rotture e a essere proiettati ad alta velocità. L'impiego di un decespugliatore munito di un tale accessorio di taglio, provoca un rischio significativo di incidenti mortali o gravi per gli utilizzatori e le altre persone.
La Commissione europea, infatti, il 19 gennaio 2012, ha adottato una decisione che prescrive agli Stati menbri di vietare l'immissione sul mercato di accessori di taglio del tipo a flagelli, costituiti da diverse parti metalliche collegate e destinati a essere montati su decespugliaturi portatili. STIHL raccomanda di usare attrezzi di taglio metallici originali STIHL autorizzate nelle Istruzioni d'uso, che, per le loro caratteristiche, sono perfettamente adatti al prodotto e soddisfano le esigenze dell'utente.
Attorno alla tecnologia delle batterie sono stati stabiliti numerosi miti. Ma sono corrette queste supposizioni? Analizziamo i miti della batteria più comuni al microscopio.
Questo articolo riguarda la domanda se la ricarica prematura di una batteria ha un effetto negativo sulla sua durata. Spieghiamo cosa si nasconde dietro il mito e se si verifica ancora nelle moderne batterie agli ioni di litio.
La ricarica anticipata porta alla rapida morte della batteria?
Il mito: una batteria deve essere sempre completamente scarica prima della ricarica. Perché la ricarica prematura della batteria ha un impatto negativo sulla sua vita. Il risultato: in pratica, una batteria deve essere sostituita frequentemente. Se la batteria è installata saldamente e difficile da sostituire, anche l’intero dispositivo deve essere sostituito.completa
I fatti: con le batterie agli ioni di litio, la ricarica anticipata è possibile senza esitazioni. La durata della vita non sarà abbreviata se le batterie sono collegate al caricabatterie prima della scarica queste supposizioni. Quindi non è necessario attendere che la batteria sia completamente scarica, ma è possibile caricarla in base alle proprie esigenze.
L’origine: la convinzione diffusa che la ricarica anticipata abbia un impatto negativo sulla durata della batteria è strettamente legato al noto effetto memoria. In precedenza, le tecnologie comunemente utilizzate come le batterie al nichel-cadmio (NiCd) erano influenzate da questo effetto, così come le batterie all’idruro di nichel metallo (NiMH). Le frequenti scariche parziali hanno un effetto negativo sulla durata della batteria perché la batteria non può più raggiungere la sua piena capacità. La batteria sarà inutilizzabile più velocemente e deve essere sostituita. Il mito ha quindi una base di verità (legata alla tecnologia precedente).
Una lunga durata della batteria: batterie agli ioni di litio
STIHL utilizza la tecnologia agli ioni di litio per batterie. La ricarica affidabile delle batterie STIHL è quindi possibile indipendentemente dallo stato di carica. D’altra parte, se si desidera conoscere la durata di una batteria, è necessario prestare attenzione ai cicli di ricarica forniti. Un ciclo di carica corrisponde a una carica completa e alla scarica completa della batteria. Tuttavia, questo processo non deve corrispondere a una singola carica: ad esempio, la batteria può essere caricata due volte al 50% o quattro volte al 25% della sua capacità e ricaricata per il completamento di un ciclo di carica. Il numero di cicli di ricarica non è quindi limitato e determina la durata di una batteria, ma il numero di cicli di ricarica.
Ad esempio, le batterie agli ioni di litio STIHL in AkkuSystem PRO possono essere ricaricate fino a 1.200 volte.
Chi è Josef Lang: Josef Lang ha scoperto il suo interesse per la rappresentazione tridimensionale e per le figure in plastilina da bambino. In un primo momento, dopo una formazione in economia aziendale, ha lavorato nel settore commerciale. Poi ha cominciato un percorso di formazione come scalpellino, al quale fecero seguito gli studi sulla scultura. Dal 1986, Josef Lang vive e lavora come scultore indipendente.
Sig. Lang, come è arrivato alla scultura?
Josef Lang (JL): Da bambino, quando facevo un disegno rimanevo sempre deluso: se giravo il foglio sul retro non si vedeva nulla. Mi ha sempre interessato l’aspetto delle cose viste da prospettive differenti. La scultura permette di avere diversi punti di vista sul risultato.
Perché le sue sculture sono in legno, e perché sono così grandi?
JL: Lavoro con il legno già da molto tempo. Però, fino a che non realizzai la mia prima scultura grande, avevo sempre creato figure che al massimo erano a grandezza naturale. La prima opera di grandi dimensioni è nata in maniera piuttosto spontanea: avevo scoperto per caso che nelle vicinanze era caduta una grossa quercia. Ci sono andato, l’ho guardata e l’ho comprata. Da questa ho poi intagliato la mia prima scultura di grandi dimensioni.
Perché proprio il legno e non un altro materiale?
JL: Penso che il legno sia caldo e vivo, a differenza della pietra o del metallo. Ha semplicemente un’energia diversa. Quando faccio sculture su commissione di solito sono i clienti a chiedermi esplicitamente il legno.
Da dove prende il legno per il suo lavoro?
JL: All’inizio telefonavo in giro chiedendo tronchi d’albero: alla guardia forestale, alle associazioni di proprietari forestali, alle agenzie della rete stradale e ai privati. Ormai mi conoscono in molti, anche perché una volta, per un grosso progetto, ho cercato il tronco giusto in tutta Europa. Ora sono gli altri a chiamarmi quando hanno un tronco. Nel frattempo ho un deposito di tronchi qui da me. Come prima cosa, i tronchi devono asciugare tre o quattro anni. Quando si stacca la corteccia significa che sono “maturi” per essere lavorati.
Compra qualsiasi tronco riesca ad ottenere?
JL: No, vado sul posto e do un’occhiata al materiale. Deve essere tecnicamente adatto: non deve essere marcio al centro, non devono esserci crepe di gelo negli anelli annuali, né rami marciti. Spesso queste cose non si vedono da fuori, ma solo quando si taglia. Questi difetti fanno sì che dei pezzi di legno si stacchino. Quando riesco a prevederlo, cerco di girare intorno al problema cambiando la concezione della figura.
Come procede nella realizzazione di una scultura?
JL: Prima di iniziare a tagliare, passo diversi giorni a girare intorno al tronco, per cercare di capire cosa c’è dentro. Poi inizio ad immaginarmi la posizione, dall’orientamento della testa a come la figura tiene le braccia, finché l’immagine si crea nella mia testa. Porto il tronco nel mio laboratorio, lo posiziono su una piattaforma girevole e lavoro con un elevatore con un box grigliato. Io sto dentro quel box. Così posso muovermi dal basso verso l’alto e girare il tronco in tutte le direzioni. Il progetto ce l’ho in testa, uno specifico per ogni tronco. Per questo non uso modelli, disegno soltanto i tagli principali sul legno e poi ci pensa la STIHL.
Nel suo laboratorio ci sono diversi modelli di motoseghe STIHL, con quale preferisce lavorare?
JL: La mia preferita è la MS 441 con lunghezza di taglio 70 cm, per i tagli diagonali. Con una sega più piccola non si riesce sempre a vedere dove si taglia. È importante vedere da dove esce la punta della lama durante il taglio. Quando ho fatto un taglio importante, come prima cosa devo scendere e fare il giro, per vedere che effetto fa dall’altra parte. In fondo ogni prospettiva ha la sua importanza.
Quanto tempo ci mette a completare una scultura?
JL: A seconda delle dimensioni ci vogliono dalle quattro alle sei settimane. Non si può lavorare otto ore al giorno su una figura così, a un certo punto non se ne può più: quando hai in mano una motosega da 70 cm devi essere perfettamente concentrato. Taglio sia in diagonale che in verticale; sia nella direzione delle fibre, che in direzione opposta, sono molti movimenti diversi. E questo richiede una forte concentrazione.
È possibile vedere i suoi lavori?
JL: Sì, alla fiera d’arte ART a Karlsruhe, dal 18 al 21 febbraio. Oppure cercate una delle sculture esposte nei luoghi pubblici, ne trovate un elenco sul mio sito
Articolo tratto dal Blog di STIHL
Le attrezzature a batteria sono silenziose e di solito più leggere rispetto ai corrispondenti modelli con motore a benzina.
Non ci sono cavi, non producono emissioni gassose, richiedono poca manutenzione e sono facili da usare.
In questo articolo spiegheremo cosa contraddistingue la qualità delle batterie STIHL e delle attrezzature a batteria STIHL , quali sono i valori che determinano le prestazioni e perché più tensione non significa automaticamente più potenza.
Batterie STIHL: una gamma di batterie ad alte prestazioni
Al giorno d’ oggi, le batterie agli ioni di litio sono utilizzate per la maggior parte dei dispositivi alimentati a batteria. STIHL si affida esclusivamente a questa moderna tecnologia perché queste batterie offrono molti vantaggi rispetto ad altri tipi di batterie: hanno un’elevata densità di energia e di potenza abbinata a un peso ridotto, non hanno effetto memoria, hanno una lunga durata utile e sono caratterizzate da bassi tempi di auto scarica.
Poiché i dispositivi alimentati a batteria funzionano senza fili, offrono anche la massima flessibilità e libertà di movimento.
Le batterie STIHL vengono monitorate elettronicamente per evitare eccessivo assorbimento di corrente, surriscaldamento e sovraccarico delle celle. Un involucro robusto e compatto le protegge in maniera ottimale contro sollecitazioni meccaniche. L’indicatore elettronico dello stato di carica è integrato nell’involucro della batteria e viene attivato semplicemente premendo un pulsante. Questo indica, tra l’altro, lo stato di carica tramite quattro LED.
Le batterie STIHL sono disponibili in varie tipologie con differente energia elettrica.
Volt, watt o ampere – quale valore indica le prestazioni di una batteria?
Poiché ancora non c’è uno standard per definire la potenza di una batteria, ogni produttore sceglie quale valore indicare. Molti scelgono di indicare la potenza in volt, che misura la tensione. Tuttavia, il parametro più significativo è il valore espresso in watt (W), risultante da tensione (V) per intensità di corrente espressa in ampere (A):
W = V x A
Ciò significa che le prestazioni di un dispositivo a batteria non vengono definite da un solo valore, bensì dall’interazione di tensione e intensità della corrente. STIHL ha quindi optato per un sistema con una tensione nominale di 36 V. Questa tensione così come la possibilità di convertire un’elevata intensità di corrente garantisce le elevate prestazioni del dispositivo a batteria.
La tensione ottimale: batterie a 36 V o 80 V?
Le batterie agli ioni di litio sono costituite da singole celle disposte in serie. Ciascuna di queste celle ha una tensione nominale di 3,6 volt. Le batterie STIHL da 36 V hanno sempre 10 celle in serie (10 x 3,6 = 36 V). La tensione risulta quindi dal numero di celle rotonde collegate in serie.
Oltre alle prestazioni, STIHL attribuisce particolare importanza anche alle dimensioni e al peso delle batterie. Anche in questo caso STIHL punta sul sistema da 36 V. Con una tensione di 36 V è possibile realizzare elevati flussi di corrente elettrica (A) con pochi componenti. A tal fine le celle vengono collegate in parallelo, come ad esempio in un AP 300 della serie STIHL PRO. Qui sono collegate tre file di 10 celle rotonde (10 x 3,6 V + 10 x 3,6 V + 10 x 3,6 V). Utilizzando meno componenti elettrici, i dispositivi alimentati a batteria sono quindi compatti, leggeri e robusti. La maggiore intensità di corrente (A) aumenta ulteriormente la potenza della batteria.
Tuttavia, le batterie STIHL da 36 V non solo sono compatte, ma hanno anche dimensioni identiche all’interno di un sistema di batterie (COMPACT o PRO). Ciò consente all’utente di configurare il pacco batteria in funzione dell’applicazione e del dispositivo utilizzato, inserendo batterie di diverso contenuto energetico. Ad esempio, gli utenti del sistema di batterie COMPACT possono scegliere per i loro dispositivi tra tre diverse batterie con contenuto energetico diverso ma di dimensioni identiche. Il volume uniforme assicura che la batteria si adatti sempre perfettamente all’alloggiamento del dispositivo.
Fornisce un picco di potenza costante: fino a un’intensità di corrente di 60 ampere.
L’efficienza dell’intero sistema è particolarmente importante per i dispositivi a batteria, che forniscono solo una quantità limitata di energia per ogni carica della batteria. Il fattore determinante è la quantità di potenza della batteria che arriva effettivamente al dispositivo, affinché l’utente possa lavorare efficacemente per un periodo lungo. Per questo motivo STIHL si affida a un sistema di gestione intelligente del motore, che grazie allo scambio di dati tra batteria e dispositivo, regola attivamente l’alimentazione di energia in funzione del fabbisogno reale (il cosiddetto carico). Se la tensione della batteria in fase di utilizzo diminuisce lentamente, l’intensità di corrente aumenta automaticamente. Questo fa sì che il dispositivo alimentato a batteria riceva sempre la piena potenza della batteria. Al contrario, la potenza della batteria si riduce automaticamente nel momento in cui il tipo di applicazione non richiede la potenza piena. Ad esempio per tagliare una siepe folta il tosasiepi a batteria funziona con un flusso di corrente più elevato rispetto a quando si taglia un piccolo bosso. In questo modo l’energia della batteria viene sfruttata al meglio e la carica dura più a lungo.
Dalla batteria ricaricabile agli utensili da taglio – un pacchetto completo e potente.
Tutti i componenti delle attrezzature STIHL provengono da un’unica fonte. Ad esempio vengono utilizzati solo utensili da taglio appositamente progettati per dispositivi alimentati a batteria e quindi non troppo grandi né troppo pesanti. Questo vale per le guide e le catene delle motoseghe, e gli utensili per tosasiepi e tagliaerba.
La batteria è inoltre posizionata in modo tale che il dispositivo è perfettamente bilanciato. Le attrezzature a batteria STIHL sono molto maneggevoli, caratteristica indispensabile per le attrezzature a mano. Quanto più pensate e ingombrante è l’attrezzatura, tanto più è faticoso lavorare.
STIHL vanta oltre 90 anni di esperienza in qualità di produttore di motoseghe e attrezzature a motore per la silvicoltura e l’agricoltura professionale così come anche per il giardinaggio e l’architettura paesaggistica. Il risultato è un pacchetto completo e potente di batteria, attrezzatura e utensili che alleggeriscono i lavori all’aperto.
STIHL ha sempre la soluzione giusta.
STIHL ha sempre l’attrezzatura a batteria per ogni utente, occasionale o professionista, e per ogni applicazione. I nuovi prodotti STIHL a batteria con batteria ricaricabile integrata sono ideali per piccoli lavori di giardinaggio. Il sistema a batteria STIHL COMPACT è ideale per giardini medio-grandi. Il tagliaerba VIKING MA, compatibile anche con le batterie del sistema COMPACT, completa la gamma. Il sistema a batteria STIHL PRO è ancora più potente. I professionisti troveranno attrezzature particolarmente pregiate in diverse classi di potenza, come tosasiepi, tagliaerba, decespugliatori, soffiatori, spazzatrici o motoseghe da legno. Tutte le batterie possono essere utilizzate per tutti i dispositivi all’interno di una famiglia di prodotti.
Articolo ripreso dal blog di STIHL ITALIA
L'Associazione Parchi e Giardini d'Italia è attiva nella tutela e valorizzazione del paesaggio e dei beni culturali.
Tra le sue attività:
Visita il sito: www.apgi.it
DEFISCALIZZAZIONE DEL VERDE PRIVATO
Le due proposte di legge e il disegno di legge sul verde privato presentati rispettivamente alla camera e al senato, hanno visto nella scorsa Legge di Bilancio un emendamento reso ammissibile nelle Commissioni Finanze, Ambiente e Agricoltura.
La detrazione fiscale è uno strumento incentivante, per la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria sulle sistemazioni a verde di pertinenza di unità immobiliari private. Questa tipologia di incentivo era già previsto come misura necessaria al settore Florovivaistico nel Piano di Settore Triennale del Florovivaismo 2014-2016 del Mipaaf, approvato dalla Conferenza Stato-Regioni il 5 agosto 2014.
Grazie all’incentivazione di interventi di riqualificazione, recupero e realizzazione di aree verdi private, si otterrebbero una serie di risultati importanti fra cui:
Mercoledì 27 settembre 2017 (ore 10.30), a Roma, nella Sala della Regina della Camera dei Deputati, è in programma un convegno promosso dal Coordinamento Nazionale della Filiera del Florovivaismo e del Paesaggio (CNFFP) per presentare e sostenere tre disegni di legge che hanno l’obiettivo di introdurre misure di defiscalizzazione per il verde privato.
Finalmente il Legislatore ha l’opportunità di intervenire per colmare questo grave ritardo con un intervento necessario e che fino ad oggi, non ha avuto spazio.
LA FIGURA DEL PROFESSIONISTA ITALIANO PER L'ESERCIZIO DELL'ATTIVITA' DI MANUTENZIONE DEL VERDE
Il passo non è solo un atto legislativo profondamente necessario per la categoria, è anche e soprattutto un mezzo a disposizione del comune cittadino per capire chi si trova davanti.
Il riconoscimento della professione di giardiniere è frutto di due anni e mezzo di lavoro intensissimo e confronti serrati da parte delle Associazioni di florovivaisti quali Assofloro Lombardia, con il sostegno di Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Confartigianato che si sono uniti con tutta la filiera, presenti anche al Tavolo Nazionale.
Con l’approvazione del Senato, (art 12 del L. 154/2016) è stata finalmente riconosciuta giuridicamente a livello nazionale la figura di chi si occupa e mantiene il verde per professione. L’approvazione dell’idoneità professionale del costruttore e manutentore del verde sancisce una nuova dignità per un lavoro che in molti considerano da sempre un hobby e dove il lavoro “nero” è una reale calamità per le aziende in regola.
Per fare il giardiniere sarà necessaria una preparazione riconosciuta legalmente.
Riconoscere la professione del settore è il passo fondamentale per dare valore e rispetto al lavoro delle imprese, anche attraverso l’innalzamento del livello di professionalità degli addetti al verde.
Al momento siamo in fase di studio dei decreti applicativi regionali.
Nel caso di tappeti erbosi ben tenuti, che però presentano aree circoscritte molto danneggiate, è preferibile una ricostituzione completa del prato, limitatamente all’area interessata. Per ricostruire il manto erboso in queste zone si procede alla rimozione di tutta la vegetazione esistente, asportando i primi 5 cm di terreno almeno, che possono contenere organi di propagazione vegetativa di specie infestanti.
Per rimuovere il vecchio manto erboso c'è bisogno di un macchinario specifico, chiamato Tagliazolle. Questa macchina opera mediante una lama orizzontale, in grado di asportare uno strato di terreno dello spessore impostato. Le caratteristiche principali di questo modello sono la leggerezza e la facilità di utilizzo. L'operatore non si affatica durante il lavoro poichè le vibrazioni sono ridotte al minimo. Le quattro solide ruote, con possibilità di retromarcia, rendono il Kis-cutter estremamente facile da manovrare e il manico pieghevole agevola il trasporto con la macchina.
Il prato rimosso si arrotola e si smaltisce con facilità. Successivamente si apporterà del terreno nuovo, con caratteristiche simili a quello originario, in modo da riportare la superficie a livello, si lavorerà il terreno provvedendo ad interrare del concime "starter" ed infine si procederà all’insediamento del prato nuovo (con la semina, oppure con il prato a rotoli).
Caratteristiche Tecniche:
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La Rigeneratrice è una macchina con motore a benzina che consente la rigenerazione di tappeti erbosi compattati, vecchi o da rinfoltire, creando dei tagli nel terreno e contemporaneamente svolgendo la risemina all'interno di questi tagli.
Questo tipo di intervento può essere fatto anche per inserire nel prato una varietà di erba diversa da quella presente, che potrebbe essersi dimostrata poco adatta.
La produttività è di circa 1.000 mq / ora.
Il suo rotore è composto da 28 lame fisse, con uno spessore di 3 mm, distanziate 38 mm l'una dall'altra. Le lame fisse del rotore scivolando nel terreno interrano il seme creando le necessarie fessure per un'ottima germinazione.
Profondità di taglio regolabile fino a 38 mm.
La tramoggia per la semente ha una capacità di kg 14.
La possibilità di piegare il manico e di togliere la tramoggia anteriore riducono le dimensioni di ingombro, facilitando il trasporto con qualsiasi mezzo.
Caratteristiche Tecniche:
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Il mondo del barbecue non è più lo stesso. Basta fumo e fiammate di grasso che brucia carbonizzando il cibo e modificando il sapore vero degli alimenti, basta materiali poco igienici a contatto con il cibo, basta dedicare ore per fare un barbecue.
È sul mercato un nuovo prodotto, a marchio pla.net, proposto dalla Levigmatic Srl di San Vendemiano (Treviso). Azienda nata nel 1988 e specializzata nelle lavorazioni meccaniche di laminati piani, Levigmatic ha finito col distinguersi in ambito nazionale e internazionale per la produzione di piani cottura per la ristorazione. Un processo produttivo altamente specializzato, di nicchia, che soddisfa le esigenze di circa l’80% dei produttori di cucine professionali per ristorazione.
Si tratta di una produzione completamente “made in Italy”, l’evoluzione del barbecue, assolutamente differente da quelle degli altri competitors, una gamma di soluzioni che hanno ottenuto ottimi consensi via via in Italia, in Francia e Svizzera e che, più recentemente, ha iniziato la penetrazione dei mercati nord europei e del Nord America. La metodologia di cottura di carne, pesce, verdure, frutta con l’utilizzo di un piano caldo, conosciuta in Francia e Spagna come ‘plancha’ e in Giappone come ‘teppanyaki’ ha il pregio che mantiene inalterate le sostanze nutritive ed esalta al contempo il sapore del cibo, consentendo una cottura rapida e senza condimenti aggiuntivi quali olio e grassi.
Modalità di cottura che con pla.net viene proposta al consumatore adottando l’acciaio inox in toto. Non solo un piano cottura in acciaio inox di altissima qualità ma tutta la struttura, carrelli compresi, è realizzata in inox, per poter durare nel tempo, una soluzione igienica e facile da pulire. I piani cottura sono leggermente inclinati per favorire la discesa del grasso sulla bacinella amovibile integrata col frontalino. I plancha-barbecue, sono dotati di piedini regolabili, per essere posizionati a piacere sopra un piano. In alternativa, togliendo i piedini, possono essere fissati stabilmente su appositi carrelli, aperti o completamente chiusi ,con apposito vano per la bombola. L’alimentazione è a gas liquido in bombola (butano-propano) o metano, con certificazione CE. Il bbq pla.net è progettato per ridurre molto il consumo di gas, limitando la dispersione del calore; meno gas perché il bruciatore sta dentro una camera di combustione e la fiamma, che sta sotto il piano cottura, lo riscalda direttamente. L’accensione della fiamma è piezoelettronica, alimentata da una normale batteria.
Che c’è di più conviviale di un ricco barbecue insieme alla propria famiglia, agli amici in una bella giornata primaverile? Pla.net è concepita dunque nelle cinque serie Oasi, Moma, Chef, Clas, Colors, soluzioni eleganti che soddisfano ogni gusto ed esigenza, domestico e outdoor, da appoggio, su carrello oppure da incasso. Da sottolineare inoltre la possibilità di personalizzare il proprio barbecue mediante la “cucina mobile” perfetta per le proprie esigenze. Il tutto, va aggiunto, è concepito con un particolare occhio di riguardo verso l’ambiente.
Cinque sono i plus dichiarati per un barbecue:
Il taglio è la pratica colturale più importante e più impegnativa: infatti oltre che una funzione estetica, l’asportazione continua della parte terminale delle foglie stimola l’erba a produrre nuovi fusti. In questo modo il prato erboso diviene più robusto e fitto.
Un taglio regolare assicura un prato bello e folto. Le erbe formano nuovi germogli laterali, foglie e stoloni, occupando tutto lo spazio disponibile. In questo modo la crescita delle erbe infestanti viene contrastata in modo naturale.
L’altezza di taglio ottimale per le specie microterme diffuse nei giardini dei climi temperati, è compresa tra i 3,5 e i 5 cm. A seconda della regione, delle caratteristiche del prato, del clima, ecc, si devono prevedere da 20 a 30 operazioni di taglio nel periodo vegetativo dalla metà di aprile alla fine di ottobre, il che significa circa una volta alla settimana, a seconda della crescita. Se l’erba del prato dovesse essere molto alto, tagliare assolutamente a più riprese: mai asportare oltre 1/3 della misura del filo d’erba ad ogni taglio.
Altezza di taglio e Sviluppo Radicale
Se le erbe vengono tagliate sotto la tolleranza di taglio, il tappeto erboso si indebolisce, perché riduce lo sviluppo dell’apparato radicale. Il tappeto erboso debole comporta costi di manutenzione superiori.
Effetti negativi del taglio troppo corto dell'erba
Le condizioni della lama e la velocità di rotazione della lama influiscono sostanzialmente sulla qualità del taglio e sulla salute del prato stesso.
La velocità della periferia della lama (la zona in cui avviene il taglio) è tanto maggiore, quanto più è lunga la lama. Quando la velocità periferica della lama è inferiore ai 200-220 km/hr, la qualità del taglio è insufficiente, pertanto è sconsigliabile usare una tosaerba con lunghezza lama inferiore ai 40 cm.
Esempio:
Regime del motore: 3.000 g/min
Caratteristiche della lama del rasaerba
Assicurarsi che la lama del tosaerba sia perfettamente affilata per evitare possibili lacerazioni delle foglie dell’erba, in particolare nel periodo più caldo, quando l’erba perde turgore ed oppone maggiore resistenza al taglio.