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Blog - Emporio Nuova Elica

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Rigenerare il Prato

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Qualora il tappeto erboso subisca seri danni o presenti sostanziali imperfezioni dovute a carenze in sede di realizzazione, per risanare le aree danneggiate è necessario effettuare delle trasemine , oppure nuove semine localizzate o eventualmente dei trapianti.

Cause di deterioramento del prato

Prima di effettuare qualsiasi intervento è necessario valutare le cause che hanno portato al deterioramento del prato. La diminuzione della densità della vegetazione può dipendere dall’errata gestione del prato (taglio, irrigazione, concimazione), dall’ombreggiamento, dal compattamento del suolo per via del calpestamento, e/o a causa della sfavorevole composizione fisica. Solo dopo avere determinato la causa si potrà procedere alla rigenerazione del prato, compiendo, se necessario, i necessari apporti correttivi al suolo e effettuando la scelta delle specie da traseminare, orientandosi verso quelle in grado di sopportare le condizioni limitanti.

La Trasemina

Operazione che consiste nella distribuzione di seme su un tappeto erboso maturo per far crescere nuove piante in mezzo alla vegetazione esistente. Si interviene con la trasemina quando la densità del manto erboso è diminuita oltre i limiti accettabili (almeno il 60% della vegetazione deve essere in buone condizioni), oppure quando si vuole introdurre una nuova specie o varietà da aggiungere a quelle esistenti.

La trasemina è uno tra i più importanti interventi di rigenerazione del prato, che consente un notevole incremento della qualità del tappeto, migliorandone la densità e lo stato di salute. La pratica della trasemina consiste semplicemente nella distribuzione di semi su un prato esistente. Questa pratica può essere ricompreso anche fra gli interventi di manutenzione ordinaria di fine stagione, in particolar modo per quanto riguarda le specie microterme. Per quanto riguarda le specie microterme come Festuca, loietto e Poa, l’obiettivo è quello della rigenerazione del tappeto danneggiato o diradato a causa dell’invecchiamento delle piantine o come conseguenza di estati particolarmente calde e siccitose.

Quando effettuare la Trasemina?

L’autunno è il periodo più indicato per le trasemine per numerose ragioni: le piogge autunnali e l’umidità del suolo sono generalmente preferibili in questa fase, si riduce la competizione di infestanti estive molto comuni come Digitaria, Setaria, Eleusine e gramigna, le temperature del suolo sono ancora elevate in questo periodo dell’anno, condizione necessaria per la germinazione dei semi, mentre la temperatura dell’aria più fresca è ottimale per la crescita delle piante.

Perché effettuare la trasemina?

La maggior parte delle specie da giardino sono a portamento prevalentemente cespitoso. Questo significa che da una singola radice emerge inizialmente una singola foglia. Poi a mano a mano che le radici crescono in profondità, nuovi germogli si formano ai lati della corona primitiva (accestimento), generando nuove foglie. Ogni foglia ha un ciclo di vita di circa 6 settimane, quindi la pianta deve produrre nuovi germogli. La velocità di formazione dei nuovi germogli dipende dall’età della pianta e si riduce con il tempo, causando il diradamento del prato. Le giovani piantine producono germogli con una maggiore rapidità rispetto alle piantine che hanno già raggiunto la maturità. Perciò uno dei segreti per tenere un prato folto e in salute è quello di immettere nuove piantine con una frequenza adeguata. La trasemina è la modalità con cui si mantiene un prato giovane.

Macchina RigeneratriceCome fare?

E’ buona norma effettuare preliminarmente uno sfeltrimento leggero ed un taglio, abbassando l’altezza di taglio ad almeno 2 cm, in modo da consentire un migliore funzionamento degli organi delle macchine da trasemina. Dopodiché è consigliabile la semina meccanizzata con macchine specifiche che interrano il seme nella giusta quantità. Fare seguire alla trasemina una rullatura incrociata. La dose di semina in rigenerazione varia a seconda dello stato del tappeto erboso da rigenerare e può essere compresa tra i 10-30 g/m2. La specie principe da trasemina è da sempre il loietto perenne, rigorosamente da scegliere tra prodotti di comprovata affidabilità, ma ovviamente un prato di festuca dovrà essere traseminato preferibilmente con festuca (alla stessa dose), ed un prato di poa con poa stessa (alla dose di 5-10 g/m2). Qualsiasi metodo si scelga per realizzare una trasemina, è opportuno anche distribuire alla semina un fertilizzante granulare “starter” (ad alto titolo di fosforo), e rifinire il lavoro con l’apporto di uno strato sottile di substrato (sabbia silicea + torba, o terra). A seconda della stagione, potrebbe essere opportuno effettuare anche un trattamento fungicida preventivo, per anticipare la comparsa di eventuali malattie stagionali.

Macchina TagliazolleLa ricostruzione delle aree danneggiate

Nel caso di tappeti erbosi ben tenuti, che però presentano aree circoscritte molto danneggiate, è preferibile una ricostituzione completa del prato, limitatamente all’area interessata. Per ricostruire il manto erboso in queste zone si procede alla rimozione di tutta la vegetazione esistente, asportando i primi 5 cm di terreno almeno, che possono contenere organi di propagazione vegetativa di specie infestanti. Per rimuovere il vecchio manto erboso può essere utilizzato un macchinario specifico, chiamato tagliazolle. Questa macchina opera mediante una lama orizzontale, in grado di asportare uno strato di terreno dello spessore impostato. Il prato rimosso si arrotola e si smaltisce con facilità. Successivamente si apporta del terreno nuovo, con caratteristiche simili a quello originario, in modo da riportare la superficie a livello. Si lavora il terreno manualmente, se la superficie è di dimensioni limitate, oppure con un apposito macchinario (motozappa o fresa), provvedendo ad interrare del concime “starter”. Quindi si procede all’insediamento del prato nuovo (con la semina, oppure con il prato a rotoli). Piccole aree degradate possono essere recuperate con la tecnica del trapianto. Questa tecnica è utilizzata solo in tappeti erbosi costituite da specie provviste di stoloni e/o rizomi, che sono in grado di ricoprire rapidamente il terreno. Si procede prelevando delle piccole zolle in punti diversi del tappeto erboso e trapiantandole nella zona danneggiata, che dovrà essere precedentemente ripulita della vegetazione esistente.

Trapianto

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